Il Disturbo Ossessivo Compulsivo nei bambini
Anche i bambini e gli adolescenti soffrono di disturbo ossessivo compulsivo che assume la stessa forma dell’adulto. Le ossessioni più frequenti riguardano infatti:
- germi e contaminazione
- paura di provocare catastrofi o di nuocere agli altri
- preoccupazione su quello che è vero o falso
- sensazione di avere una “musichetta” in testa
Mentre le compulsioni più frequenti riguardano:
- rituali di lavaggio
- ripetizioni (entrare ed uscire, sedersi ed alzarsi, ripetizioni di frasi)
- verifiche (chiusura di porte e finestre, disattivazione di apparecchi elettrici, adempimento dei compiti)
- conteggi, ordine simmetria e “collezioni”.
Quali sintomi devono allarmare il genitore?
I sintomi più frequenti nei bambini possono essere:
- lavaggi eccessivi delle mani
- uso troppo frequente dei promemoria
- un incomprensibile aumento di biancheria o asciugamani utilizzati una sola volta
- riluttanza ad indossare certi abiti
- verifiche interminabili (preliminari della sera, preparazione della cartella, lasciare accese le luci..)
- sedute troppo prolungate in bagno o un uso esagerato di carta igienica
- rituali della buonanotte troppo lunghi ed inadeguati all’età
- eccessive richieste di rassicurazione
- collezioni inusuali di oggetti anche inutili (es. lattine vuote, carte..)
- modi particolari di camminare
- lentezza eccessiva nello svolgimento di compiti comuni
Il trattamento del disturbo
Attualmente la letteratura scientifica indica il trattamento farmacologico e la psicoterapia cognitivo-comportamentale come gli unici trattamenti efficaci nella cura del DOC.
Il trattamento cognitivo-comportamentale consiste nell’associazione di tecniche cognitive, atte a stimolare nel paziente il riconoscimento e la regolazione di certi meccanismi mentali alla base del disturbo, e comportamentali quali l’esposizione e prevenzione della risposta (E/RP).
In particolare, alcuni studi hanno messo a confronto la terapia comportamentale e cognitiva con certi farmaci dimostrando che essa risulta efficace quanto la clomipramina o la fluvoxamina. Tuttavia i risultati della terapia cognitivo-comportamentale si mantengono stabili anche dopo la fine del trattamento, mentre le persone trattate con i farmaci incorrono in ricadute alla sospensione del trattamento.
Chiedi un incontro con un nostro specialista
Scrivici e verrai contattato dallo specialista più adatto alle tue esigenze