difficoltà relazionali

DIFFICOLTÀ RELAZIONALI

Dipendenza – Sessualità - Diversità
Riconoscere i segni del malessere
Conflittualità
Comunicazione inefficace
Difficoltà di comprensione
Rancori
Senso di solitudine
Aspettative irraggiungibili
Scarsa accettazione
Giudizio sociale
La qualità delle nostre relazioni è determinante per il benessere delle persone ma può accadere che i rapporti significativi comportino sofferenza e disorientamento.
Lo psicologo psicoterapeuta può aiutare a comprendere le difficoltà relazionali e ad attivare risorse per individuare nuove modalità di rapporto più in sintonia con il benessere soggettivo.
In alcuni casi lo psicologo psicoterapeuta potrà decidere incontrare tutte le persone coinvolte nella relazione problematica per intervenire sul problema con maggiore efficacia e in maniera più incisiva.
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La dipendenza affettiva

Invece di una donna che ama qualcun altro tanto da soffrirne,
voglio essere una donna
che ama abbastanza se stessa
da non voler più soffrire.
Robin Norwood – Donne che amano troppo
La Dipendenza Affettiva può essere definita come una forma patologica di amore caratterizzata da una costante assenza di reciprocità all’interno della relazione di coppia, in cui uno dei due, nel 99% dei casi la donna, riveste il ruolo di donatore d’amore a senso unico, e vede nel legame con l’altro, spesso problematico o sfuggente, l’unica ragione della propria esistenza.

La dipendenza affettiva rientra nella più ampia categoria delle Nuove Dipendenze, che comprendono tutte quelle forme di dipendenza in cui non è implicato l’intervento di alcuna sostanza chimica (droga, alcol, farmaci, ecc.), ma l’oggetto della dipendenza è rappresentato da comportamenti o attività che sono parte integrante della vita quotidiana, ad esempio come il gioco d’azzardo.
La continua ricerca d’amore ha tutte le caratteristiche della dipendenza da sostanze, tanto da condividerne alcuni aspetti fondamentali:
Ebbrezza: 
la sensazione di piacere che il dipendente prova quando è con il partner, gli è indispensabile per stare bene e non riesce ad ottenerla in altri modi
Tolleranza:
il dipendente ricerca quantità di tempo sempre maggiori da dedicare al partner, riducendo sempre di più la propria autonomia e le relazioni con gli altri
Astinenza:
l’assenza del partner (per lavoro ad esempio) getta il dipendente in uno stato di allarme. Talvolta il bisogno della presenza fisica dell’altro è talmente forte che il dipendente sente di esistere solo quando il partner gli è vicino. Il partner è visto come l’unica fonte di gratificazione, le attività quotidiane sono trascurate e l’unica cosa importante è il tempo che si trascorre insieme.

Le difficoltà sessuali

La salute sessuale è l’integrazione degli aspetti somatici, affettivi, intellettuali e sociali dell’essere sessuato, compiuta in maniera tale da essere positivamente arricchente e da esaltare la personalità umana, la comunicazione e l’amore“. 
(Organizzazione Mondiale della sanità)
La soddisfazione sessuale è la misura in cui un soggetto è contento della propria relazione sessuale. In generale, l’insoddisfazione sessuale riflette delle difficoltà di relazione o di comunicazione tra i partner; se due partner sono contenti della propria relazione tollerano alcune problematiche sessuali e spesso riescono a creare le risorse per lavorarci da soli. L’insoddisfazione sessuale non sempre si collega a una disfunzione sessuale, può essere legata alle abitudini preliminari (scarsi preliminari), alla difficoltà di lasciarsi andare, di rilassarsi o ai problemi di coppia.

Le Disfunzioni Sessuali sono caratterizzate da un’anomalia che sottende il ciclo di risposta sessuale o dolore associato al rapporto sessuale e coinvolgono diverse aree:
• Desiderio
• Eccitazione
• Orgasmo
• Risoluzione

Identità sessuale e diversità

Il termine diversità sessuale e di genere si può utilizzare per identificare gay, lesbiche, bisessuali, trans-gender/sessuali, intersessuali, le persone che partecipano a pratiche sessuali, gli asessuali, i poliamorosi.

Spesso gli appartenenti al gruppo Diversità Sessuale di Genere (DGS) fingono di essere ciò che non sentono di essere, aumentando in questo modo il sentimento di oppressione interna ed esterna oppure hanno rivelato agli altri le loro preferenze sessuali e di identità di genere (coming out) aumentando così il rischio di essere allontanati.
Fare “coming out” è molto stressante perché alla base c’è la paura del rifiuto e di esser maltrattati e comporta, ogni volta, il decidere se palesarsi o meno in ogni situazione sociale o professionale.

INTERVENTO TERAPEUTICO

La psicoterapia, attraverso la curiosità e l’interesse alla vita del paziente, l’empatia, il rispetto, l’astensione totale dal giudizio, la flessibilità può aiutare il paziente a identificare e dare un nome alla propria sessualità e a mettere in discussione le definizioni di genere e di orientamento sessuale stabilite dalla società.

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