Disturbi dell’Identità
A differenza della maggior parte delle persone, gli individui che sono stati gravemente maltrattati o abusati possono sperimentare ricordi ed emozioni delle loro esperienze di vita troppo intensi e incoerenti. Nel corso del tempo, alcuni di essi che non possono distaccarsi dall’ambiente pericoloso e ostile, sviluppano una crescente capacità di sfuggire alle condizioni di grave sofferenza e "ritirandosi" nella propria mente. In alcuni casi l’identità non riesce a mantenersi unitaria ma si frammenta per permettere di non ricordare le esperienze di grave maltrattamento e abuso. Questo processo di disgregazione dell’identità porta sintomi gravi come sentire le voci, avere allucinazioni visive, tattili, olfattive, e gustative o forme di possessione. Depressione, ansia, abuso di sostanze, autolesionismo, automutilazione, disfunzione sessuali, convulsioni non epilettiche e comportamento suicidario sono spesso collegate ai disturbi dell’identità.
La terapie cognitive e la terapia Sensomotoria integrate dalle tecniche dell’EMDR sono in grado di intervenire per ridurre i sintomi dissociativi e riorganizzare una identità più stabile.