Identità e Personalità

  • Riconoscere i segni del malessere
    Isolamento
    Ansia e depressione
    Autolesionismo
    Allucinazioni

Sensazioni di disagio

Mi sento tante persone diverse una dall’altra
Non mi capisco e non mi capiscono
Soffro e non so perché
Mi rendo conto di non avere un comportamento normale

L’insieme delle caratteristiche definisce la personalità

Ognuno avvia, fin dall’infanzia, un processo di consolidamento dell’identità personale che ci consente di avere consapevolezza della nostra unicità in rapporto alle altre persone e alla realtà. L’identità ha caratteri durevoli nel tempo anche se non stabili, è una continua ricerca che dà senso e coerenza al vivere e per questo si modifica e si modula continuamente.

Disturbi dell’Identità

A differenza della maggior parte delle persone, gli individui che sono stati gravemente maltrattati o abusati possono sperimentare ricordi ed emozioni delle loro esperienze di vita troppo intensi e incoerenti. Nel corso del tempo, alcuni di essi che non possono distaccarsi dall’ambiente pericoloso e ostile, sviluppano una crescente capacità di sfuggire alle condizioni di grave sofferenza e "ritirandosi" nella propria mente. In alcuni casi l’identità non riesce a mantenersi unitaria ma si frammenta per permettere di non ricordare le esperienze di grave maltrattamento e abuso. Questo processo di disgregazione dell’identità porta sintomi gravi come sentire le voci, avere allucinazioni visive, tattili, olfattive, e gustative o forme di possessione. Depressione, ansia, abuso di sostanze, autolesionismo, automutilazione, disfunzione sessuali, convulsioni non epilettiche e comportamento suicidario sono spesso collegate ai disturbi dell’identità.
La terapie cognitive e la terapia Sensomotoria integrate dalle tecniche dell’EMDR sono in grado di intervenire per ridurre i sintomi dissociativi e riorganizzare una identità più stabile.

Disturbi della Personalità

Si può ipotizzare un disturbo della personalità quando uno specifico tratto di base si presenta in maniera eccessiva, troppo rigida e inflessibile oppure pervade tutte le circostanze della vita, possono essere considerati, a tutti gli effetti, come varianti patologiche della personalità normale.
Questi disturbi possono presentarsi con diversi livelli di gravità e molto spesso la persona che ne è affetta non è consapevole che il proprio modo di pensare e comportarsi è inappropriato e non adattivo, pur sperimentando un’intensa sofferenza.
È molto comune la presenza di ansia, umore depresso, problemi relazionali col coniuge, coi colleghi e superiori nel contesto di lavoro; talvolta può essere presente l’abuso di alcol o di droghe.
La terapia cognitiva e psicodinamica sono in grado di offrire un trattamento dei disturbi di personalità complesso che richiede un impegno prolungato nel tempo. Questo perché molto spesso le persone con questi disturbi sono solo parzialmente consapevoli della problematicità del loro comportamento e delle reazioni che possono scatenare negli altri.
La terapia sia avvia per un problema secondario quale ad esempio ansia, calo dell’umore o contrasti col partner o coi colleghi di lavoro ma deve essere mirata ad acquisire una sempre maggiore consapevolezza delle proprie emozioni, dei propri schemi mentali e di comportamento.
Il trattamento ha l’obiettivo di aiutare il paziente a capire come i propri atteggiamenti influiscano sulle relazioni con gli altri e ad adottare comportamenti più mediati e funzionali al raggiungimento dei propri obiettivi.

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I più frequenti disturbi di personalità

Disturbo di personalità antisociale

in cui domina l’incapacità a conformarsi al comportamento sancito dalla legge ed etico, una mancanza di preoccupazione per gli altri, falsità, irresponsabilità, tendenza a correre rischi.

Disturbo di personalità evitante

in cui sono prevalenti i sentimenti di inettitudine e inadeguatezza, di essere valutati negativamente e rifiutati, paura di apparire ridicoli o sentirsi in imbarazzo.

Disturbo di personalità borderline

in cui è centrale l’instabilità nell’immagine del sé, degli obiettivi personali, delle relazioni interpersonali e affettive, impulsività, tendenza a correre rischi.

Disturbo di personalità narcisistico

in cui l’autostima è instabile e fragile, sempre alla ricerca di attenzione e di approvazione, oppure con una manifesta o celata grandiosità.

Disturbo di personalità ossessivo-compulsivo

è caratterizzato dalla difficoltà a stabilire e mantenere rapporti stretti, perfezionismo rigido, mancanza di flessibilità e ridotta capacità di espressione emotiva.

Disturbo di personalità schizotipico

in cui sono compromesse le capacità di stabilire relazioni sociali ed affettive, stranezze nella percezione e nel comportamento, associate a un’immagine di sé distorta e a obiettivi personali incoerenti e ridotta capacità di espressione emotiva.

Intervento terapeutico

La terapia dei disturbi della personalità ha molte forme di trattamento di comprovata efficacia, quelli elencati hanno dimostrato di essere gli approcci più utili e diffusi.

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