La Terapia Cognitivo Analitica è:
Collaborativa
È un approccio psicoterapico di tipo collaborativo. È limitata nel tempo (16-24 sedute), proattiva, collaborativa e si snoda attraverso 3 fasi: la riformulazione, il riconoscimento e la revisione. Essa prevede un uso attivo della scrittura sia da parte del terapeuta che del paziente attraverso strumenti quali lettere e mappe, schemi in vista di una riformulazione condivisa.
Relazionale
È un approccio psicoterapeutico che sottintende un modello dello sviluppo del sé relazionale, ed è proprio la relazione ad essere posta al centro, sia nella visione dell’individuo che della psicoterapia.
I ruoli reciproci sono costituiti da un insieme di memoria relazionale implicita, percezione ed emozione, spesso associato con una voce dialogica. I ruoli reciproci sono alla base di ogni relazione, si sono formati e sono stati appresi nelle relazioni primarie con le figure di cura.
In questi schemi legati al bambino e all’adulto che ciascuno porta dentro di sé, diventa importante riconoscere come ognuno di questi ruoli mantenga la primissima esperienza di dolore. Il sé bambino vive questo dolore ogni volta come se fosse la prima ed il sé adulto continua a replicare gli stessi schemi limitanti nelle relazioni.
Attenta al processo
La terapia cognitivo analitica presuppone che all’origine del disagio psichico ci siano procedure problematiche cioè sequenze di modalità di pensiero e azione che sono maladattive e difficili da cambiare chiamate dilemmi, trappole ed intoppi.
I Dilemmi sono sequenze del tipo se > allora, schematici e limitati che sono solo all’apparenza ineluttabili ma nascondo una povertà di alternative.
Le Trappole sono modi di pensare e agire che creano un "circolo vizioso" e per quanto siano gli sforzi, le cose sembrano peggiorare invece di migliorare.
Gli Intoppi sono delle convinzioni date per scontate solo perché si sono cristallizzati nel passato.
Di provata efficacia
LA CAT è una psicoterapia fondata su prove scientifiche di efficacia (evidence based), in particolar modo per il trattamento dei disturbi della personalità borderline.
La tecnica
La terapia è limitata nel tempo, sedici, ventiquattro sedute, è proattiva e collaborativa, si suddivide in tre fasi: riformulazione, riconoscimento e revisione, prevede un uso attivo della scrittura sia parte del terapeuta che del paziente utilizzando strumenti quali lettere, mappe, e schemi di riformulazione condivisa.